domenica 7 novembre 2010

Ho visto Salt


Adrenalinico film con Angelina Jolie.
La bella Evelyn Salt (Angelina Jolie) sotto la copertura di donna d'affari, nasconde la dura scorza di agente segreto operativo della CIA. Dopo essere stata acchiappata dai nord coreani e torturata in tutti i modi, senza che lei si lasci scappare neanche una parola, viene liberata con uno scambio di prigionieri. Finalmente il ritorno a casa, al tranquillo tran tran di spia, e dal maritino, Mike Krause (August Diehl), un aracnologo tedesco conosciuto in una precedente missione.
Un bel giorno capita negli uffici della CIA un russo, Orlov (Daniel Olbrychski), che dice di essere una vecchia spia del KGB con succose informazoni da rivelare. E' proprio l'agente Salt ad interrogarlo, ed ecco la rivelazione. Durante la guerra fredda in Unione Sovietica, venivano prelevati dei neonati da famiglie inconsapevoli, portati in un lontano ex monastero in Siberia ed educati ad essere dei perfetti americani. Una volta pronti venivano mandati negli USA per inserirsi nei punti nevralgici della società americana. I cosiddetti "agenti dormienti" dovevano poi, ad un preciso ordine, agire e scatenare la guerra delle guerre. Orlov confessa infine che il primo obiettivo sarà il presidente russo in visita a New York per un funerale e che l'agente dormiente che lo assassinerà sarà proprio Evelyn Salt. Sgomento fra le file dei servizi segreti americani. William Peabody (Chiwetel Ejiofor) agente del controspionaggio, crede al russo e decide di arrestare Salt. Ted Winter (Liev Schreiber) collega e amico di Evelyn, decide di crederle e aiutarla.
Qui comincia la rocambolesca avventura di Evelyn che, braccata da tutti quanti, deve riuscire a sgusciare come un'anguilla. Scappa e arriva a New York giusto in tempo per sparare al presidente russo. Si dilegua nuovamente e si riunisce a Orlov e agli altri infiltrati, suoi fratelli al monastero. Qui le viene comunicata la seconda parte del piano: uccidere il presidente degli Stati Uniti e scatenare la terza guerra mondiale. Mica poco per la nostra donnina. Travestita da ufficiale dei marines e con l'aiuto di un altro infiltrato, entra alla casa bianca. Arriva fortunosamente alla famosa sala di crisi, dove ci sono tutti i bottoni, e si trova davanti quello che nessuno si aspetta.
Un bel film d'azione senza troppe pretese, ma realizzato bene. Una storia che fila senza buchi o salti. Belle le scene dinamiche non esagerate e pertanto verosimili. Anglina è brava ma un po' dimessa, dimagrita tanto da far risaltare esageratamente i famosi labbroni. Durata perfetta, 100 minuti che non si avvertono. Qualche piccola caduta qui e là, come lo sfilarsi le mutandine di pizzo nero per coprire l'obiettivo di una telecamera di sorveglianza, ma niente di grave.
Insomma un film godibile con un finale imprevedibile, un ora e mezza di sano relax.
La buona vecchia Tomb Rider è tornata.

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